Journal De Bruxelles - ChatGpt, in matematica improvvisa al pari di uno studente

ChatGpt, in matematica improvvisa al pari di uno studente
ChatGpt, in matematica improvvisa al pari di uno studente

ChatGpt, in matematica improvvisa al pari di uno studente

Affronta una sfida matematica vecchia di 2.400 anni

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ll chatbot di intelligenza artificiale ChatGpt improvvisa e commette errori come uno studente in carne e ossa quando gli viene richiesto di affrontare una sfida matematica vecchia di 2.400 anni, ovvero il problema del raddoppio del quadrato descritto da Platone nel dialogo 'Menone'. L'esperimento, condotto all'Università di Cambridge, è pubblicato su International Journal of Mathematical Education in Science and Technology. L'obiettivo dei ricercatori era quello di scoprire se ChatGpt avrebbe risolto il problema matematico usando la conoscenza che già possedeva oppure sviluppando soluzioni adattate al contesto. Per questo hanno ripreso il problema del raddoppio del quadrato, che a loro giudizio può essere considerato come "il primo esperimento documentato in didattica della matematica". Nel Menone, infatti, Platone descrive Socrate intento a interrogare un giovane schiavo per dimostrare che la conoscenza è innata e può essere 'ricordata' anche da chi non ha ricevuto istruzione. Per questo disegna un quadrato e chiede allo schiavo di raddoppiarne l'area: il giovane propone erroneamente di raddoppiare la lunghezza di ciascun lato, ma Socrate alla fine lo porta a capire che i lati del nuovo quadrato dovrebbero avere la stessa lunghezza della diagonale del quadrato originale. I ricercatori hanno sottoposto lo stesso problema a ChatGpt-4, inizialmente imitando le domande di Socrate e poi introducendo deliberatamente errori, domande e nuove varianti del problema. Tutti si aspettavano che il chatbot avrebbe gestito la sfida matematica riproponendo la sua conoscenza preesistente della famosa soluzione di Socrate, invece ha improvvisato usando l'algebra e ha pure commesso errori umani. Solo dopo che i ricercatori hanno espresso delusione per le sue risposte, ha proposto una soluzione geometrica. "Quando affrontiamo un nuovo problema, il nostro istinto è spesso quello di provare soluzioni basate sulle nostre esperienze passate: nel nostro esperimento, ChatGpt sembrava comportarsi in modo simile. Come uno studente o uno studioso, sembrava formulare le proprie ipotesi e soluzioni", spiega il ricercatore Nadav Marco. "A differenza delle dimostrazioni presenti nei libri di testo più autorevoli, gli studenti non possono dare per scontato che le dimostrazioni di ChatGpt siano valide", aggiunge il matematico Andreas Stylianides, invitando i ragazzi a utilizzare l'IA con spirito critico.

A.Martin--JdB