

Sciatunostro, Ettore e Giovannino,l'amicizia e l'isola di Linosa
Alla Festa di Roma il racconto di una terra di Leandro Picarella
Magia di un'amicizia infantile in una piccola isola nel cuore del Mediterraneo, Linosa (341 abitanti). Gli amici inseparabili sono Ettore e Giovannino, undici e sette anni, e per loro è l'ultima estate insieme. Ettore è infatti costretto a trasferirsi sulla terraferma per proseguire gli studi. Che ne sarà di Giovannino? Questa la prospettiva piena di mare, sole e amore puro che accompagna 'Sciatunostro', film di Leandro Picarella che passa oggi in concorso a Progressive Cinema alla Festa di Roma. Per Giovannino o comunque per chi ha nostalgia si apre una sola possibilità per stemperare il dolore: nutrirsi dell'archivio e della videocamera di Pino, anziano videoamatore, che filma l'isola, i suoi abitanti, la natura, il mare, i gabbiani e le feste. Fermare il tempo è salvifico, si fa memoria condivisa, è appunto il soffio dell'isola - lo sciatu - che diventa il respiro di un'intera comunità. 'Sciatunostro' è insomma un film in presa diretta, senza nessuna finzione, di poche parole, un documentario di situazioni ordinarie, ma comunque straordinarie e che mostra anche come un hard disk da due terabyte con i suoi filmati possa contenere allo stesso tempo il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, l'isolamento, l'esperienza del distacco, la nostalgia e soprattutto il tempo che passa. "Questo film - dice il regista e autore siciliano, al suo quarto lungometraggio - nasce da un desiderio essenziale: restituire voce e respiro a una memoria collettiva che rischia di sbiadire e tentare di raccontare un sentimento, quello che si prova la prima volta in cui si ha a che fare con il distacco da qualcuno o qualcosa. L'isola di Linosa, nelle Pelagie, non è solo uno sfondo in cui questo accade: è un corpo vivo, che respira insieme ai suoi abitanti. È terra, mare, silenzio e vento; è sguardo d'infanzia, ma anche eco di chi è passato prima".
C.Bertrand--JdB