

Arrivano le sneakers personalizzabili con l'artigiano 4.0
Da Firenze My Mancini punta a Usa, già sedotti Smith e Bocelli
Arrivano le scarpe sneakers personalizzabili: ogni cliente le può ottenere con i disegni che più gli piacciono. Nasce a Firenze un progetto innovativo che coinvolge artigianalità e hi-tech, con l'idea di rivoluzionare questo settore. L'iniziativa è di Matteo Mancini, classe 1994, con laurea in economia aziendale e passione per la moda. Con il suo marchio My Mancini ha lanciato l'idea dell'artigiano 4.0, ovvero un nuovo format di acquisto. Ha deciso di aprire il suo atelier a Firenze, in pieno centro storico. Qui ha sede uno showroom da 250 mq e il negozio, dove ci sono macchine da cucire, macchinari per il taglio dei pellami (inclusi quelli pregiati come pitone e struzzo), un'infinità di accessori (dalle borchie ai cristalli), stringhe di ogni colore, ma soprattutto un software interattivo collegato a un grande schermo con cui il cliente può configurare la scarpa dei sogni (da lui ideato nel 2020). E' possibile anche avere un disegno dipinto a mano sulla tomaia, come fosse un tatuaggio. Una volta configurato il modello, gli artigiani lo realizzano in tre ore. Se la scarpa con una personalizzazione minima parte da 350 euro, quella più costosa realizzata finora è arrivata a costare 4.500 euro, per una cliente araba che ha voluto il disegno a colori della propria casa, con tanto di palmeto. E' infatti un progetto che ha già conquistato clienti importanti da tutto il mondo, inclusi vip come lo scrittore Robert Kiyosaki, l'attore Will Smith e il tenore Andrea Bocelli. Tutto è nato nel 2015. Dopo la laurea Mancini ha deciso di seguire la sua passione e, grazie a un contributo iniziale di 8.000 euro fornitogli dal papà, ha acquistato un furgoncino con cui si è messo in viaggio in Europa per customizzare le sneakers. Dopo essere stato contattato dai colossi del mondo dello sport, che hanno iniziato a fornire le calzature da personalizzare, nel 2019 ha deciso di entrare nel retail, prima con due temporary store, ad Alassio e Limone Piemonte, poi con veri e propri atelier. Da qui la scelta di aprire il flagship di Firenze, cui si aggiungono oggi due negozi (Forte dei Marmi e Courmayeur). Coadiuvato dalla sorella Alessia, oggi Matteo Mancini guida un team di 30 dipendenti, tra artigiani e alcuni manager. Ora punta all'espansione internazionale. ''Se tutto va bene apriremo a New York e Miami - racconta Mancini, sempre in atelier con grembiule e metro da sarto - con dei business partner con cui creeremo una new company. Abbiamo riscontrato interesse anche dall'Arabia Saudita. Il marchio sta crescendo, chiuderemo il 2025 a +30% rispetto al 2024''. Intanto prosegue nelle innovazioni tecnologiche: con il suo team ha ideato una composizione chimica per la tintura grazie a cui i disegni impressi sulla tomaia non scoloriscono nel tempo. E sta valutando l'inserimento dell'Intelligenza artificiale nel software.
E.Carlier--JdB