

Ghali e gli altri, non ignorate il referendum
Appelli dei musicisti al voto, soprattutto per la cittadinanza
Questo referendum non è una cosa da ignorare. Si parla di diritti, di lavoro, di cittadinanza e di cosa vuol dire davvero far parte di un Paese". Ghali, il cantante italiano di origine tunisine, lancia sui social il suo appello per promuovere il voto al quesito sulla cittadinanza. "Io sono nato qui e ho sempre vissuto in Italia, ma ho ottenuto la cittadinanza solo a 18 anni. Anche mia madre è diventata cittadina italiana solo quando lo sono diventato io, e questo ha complicato molte cose per entrambi. C'è chi nasce qui, vive qui da anni, lavora, paga le tasse, cresce figli, parla italiano, si sente Italiano a tutti gli effetti ma non è riconosciuto come cittadino e con un Si chiediamo che bastino 5 anni di vita qui, non 10, per essere parte di questo Paese". "La cittadinanza non può essere solo un documento. E' una questione di rispetto del tempo che abbiamo da viverci, e di dignità" aggiunge ancora il cantante che mette in guardia i suoi follower: "L'8 e il 9 giugno si vota, e se non lo fa almeno il 50% degli elettori, tutto questo non vale niente. Il referendum cade. Non basta essere d'accordo: serve esserci". Insomma, "mentre aspettiamo che cessino le ingiustizie in altre parti del mondo, proviamo qui a costruire il cambiamento, insieme". Ma Ghali non è solo nella campagna lanciata da artisti per promuovere il voto al referendum. Tra i tanti, ad esempio, c'è Mahmood che non ha esitato a posare con una bandiera per il Sì alla cittadinanza. Anche Malika Ayane, italiana di origine marocchina ha lanciato, da ambasciatrice Oxfam, il suo appello al voto. Ed hanno subito risposto all'appello delle attiviste del Referendum Cittadinanza già dal Festival di Sanremo Giorgia e Brunori Sas. Così come pure, tra i tanti artisti, Zerocalcare che è in campo sin dalla campagna per la raccolta di firme. Anche Marco Mengoni ha già annunciato la sua intenzione di votare ai referendum: "Dobbiamo andare a votare, tutti...Senza avere paura. E' un dovere". E ha già trovato il modo per farlo, anche se sarà in sala prove: "ci siamo messi d'accordo, andremo tutti a votare, in massa. E' importantissimo andare. Poi votate quello che volete, ma bisogna andare..".
P.Claes--JdB