

Weinstein non deporrà al processo a New York
Oggi le argomentazioni finali della procura e della difesa
Con il processo agli sgoccioli, Harvey Weinstein non testimonierà davanti alla giuria di New York che ha in mano il suo destino. Procura e difesa oggi passano alle argomentazioni finali senza che il produttore salga sul banco dei testimoni, ha detto il suo avvocato Arthur Aidala. . "Weinstein voleva testimoniare, ma in un processo ci sono strategie da seguire", ha detto il portavoce dell'ex boss di Miramax, Juda Engelmayer, all'Hollywood Reporter. L'ex re di Hollywood, accusato per la seconda volta di stupro a New York, non aveva mai deposto sulle vicende che lo riguardano: non la prima volta quando, nel 2020, era stato condannato a 23 anni in un procedimento poi annullato l'anno scorso per vizio di forma, né poi a Los Angeles, quando il verdetto per lo stupro di una modella che aveva fatto fortuna in Italia aveva portato a una sentenza di 16 anni di reclusione. Stavolta ad accusarlo di violenze sessuali sono state due protagoniste del primo processo, Jessica Mann e Miriam Haley, e una terza donna, Kaja Sokola, che all'epoca era minorenne. Secondo i difensori di Weinstein in tutti i casi gli atti sessuali erano avvenuti con il consenso delle presunte vittime. Negli Stati Uniti gli imputati non sono obbligati a testimoniare e molti scelgono di non farlo, in molti casi per timore di venire interrogati dalla parte civile.
B.A.Bauwens--JdB