Parisi, c'è tanto lavoro da fare per Intelligenza Artificiale
A Pavia la lectio magistralis del Premio Nobel per la Fisica
"Per lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale, ci troviamo oggi nell'identica situazione di fine Settecento, quando a fronte dell'avvento delle prime locomotive e delle macchine a vapore non esisteva ancora la termodinamica". Lo ha sottolineato questa mattina Giorgio Parisi, professore emerito alla Sapienza Università di Roma e Premio Nobel per la Fisica nel 2021, nella sua "lectio magistralis" tenuta al Teatro Fraschini di Pavia in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2025-2026 dell'Ateneo pavese. Parisi ha affrontato il tema "La nascita della moderna Intelligenza Artificiale". Partendo dagli studi di Camillo Golgi sui neuroni, passando dalla nascita dei primi computer e delle fotocamere digitali sino a giungere alle reti neurali e allo sviluppo degli algoritmi, lo scienziato si è soffermato sul futuro dell'IA. "Oggi per l'Intelligenza Artificiale manca l'equivalente della termodinamica per le macchine a vapore - ha spiegato Parisi -. C'è molto lavoro da fare, soprattutto per i fisici". Nel suo intervento Alessandro Reali, nuovo rettore dell'Ateneo, ha affermato che "l'Università di Pavia ha sicuramente grandi potenzialità per competere ai massimi livelli, ma ritengo che per farlo debba sapersi integrare sempre di più con tutte le risorse che offre il nostro territorio, a partire dallo straordinario sistema di collegi, un unicum in Italia, e dalla eccezionale presenza di ben tre Irccs (San Matteo, Maugeri e Mondino), ma anche di Iuss, Cnr, Infn, Cnao, Eucentre, ChipsIT e tutto il ricco tessuto di fondazioni e aziende, realtà che hanno bisogno della nostra Università e di cui la nostra Università ha bisogno".
R.Vandevelde--JdB