Journal De Bruxelles - Maker Faire, 45mila visitatori per la fiera dell'innovazione

Maker Faire, 45mila visitatori per la fiera dell'innovazione
Maker Faire, 45mila visitatori per la fiera dell'innovazione

Maker Faire, 45mila visitatori per la fiera dell'innovazione

Tagliaventi: "Un manifesto vivente di umanesimo tecnologico"

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Un luogo dove la tecnologia e l'uomo si uniscono per amplificare le nostre capacità: è la Maker Faire Roma, uno dei più grandi eventi di innovazione dal basso al mondo, che si è appena conclusa con 45mila visitatori e centinaia tra stand espositivi, mostre, laboratori didattici e attività interattive. "Maker Faire Rome è un manifesto vivente di umanesimo tecnologico: un luogo dove la tecnologia non sostituisce l'uomo, ma ne amplifica le capacità, diventando strumento relazionale che costruisce connessioni e risolve problemi reali", ha detto Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, che dal 2013 organizza l'evento diventato un appuntamento tradizionale per la capitale e un riferimento mondiale per la vasta comunità di appassionati di innovazione e tecnologie open. "E' un modello innovazione inclusiva, dove ogni maker è testimone di un'innovazione empatica che connette e non divide", ha aggiunto. Sensori per un'agricoltura sostenibile, protesi intelligenti per lo sport, app per la comunicazione inclusiva, mappe tattili per musei accessibili: la tecnologia a Maker Faire si trasforma, secondo gli ideatori, in uno strumento relazionale, che costruisce connessioni, risolve problemi, rende il futuro più vivibile. Maker Faire si è aperta venerdì 17 ottobre con la tradizionale mattina dedicata alle scuole, ben 13mila studenti in attesa ai cancelli già prima dell'apertura, e poi proseguita con l'afflusso del pubblico generico, soprattutto famiglie, giovani e appassionati di ogni età. Tantissime le attrazioni uniche, a partire dall'esperienza di realtà virtuale dedicata ai mondi immaginati da Jules Verne, i robot-calciatori e le decine di idee innovative proposte da centri di ricerca e università. Ma il vero cuore dell'evento, come sempre, sono state le centinaia di semplici inventori digitali, i maker: dalle decine di scuole che hanno portato progetti innovativi, come l'IA per identificare i tumori al seno in modo precoce, agli appassionati di ogni età. "In un'epoca in cui il futuro è travolgente e talvolta fa paura, Maker Faire Rome dimostra che un altro modello è possibile: non l'algoritmo che decide per noi, ma la comunità che sperimenta insieme", ha detto Tagliavanti. "Non macchine che ci rubano l'anima - ha proseguito - ma strumenti che ce la restituiscono ampliata, condivisa, consapevole. Questa è l'intelligenza collettiva che coltiviamo da oltre un decennio: un'innovazione che parla alle emozioni, alle storie, ai bisogni reali delle persone."

W.Dupont--JdB