Journal De Bruxelles - Luce che comunica, verso nuova generazione reti ottiche wireless

Luce che comunica, verso nuova generazione reti ottiche wireless
Luce che comunica, verso nuova generazione reti ottiche wireless

Luce che comunica, verso nuova generazione reti ottiche wireless

Studi italiani su innovativo sistema di comunicazione

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La luce che comunica: studi frutto della collaborazione tra Cnr, Scuola Superiore Sant'Anna, Laboratorio Lens e le Università di Firenze e Pisa hanno dimostrato un innovativo sistema di comunicazione wireless basato sulla luce visibile (Vlc), che sfrutta Led e concentratori solari fluorescenti (Lsc). I risultati sono stati realizzati nell'ambito dei progetti Pnrr Restart e I-Phoqs. Le ricerche sono state pubblicate sulle riviste Scientific reports e Advanced optical materials. Il sistema, si spiega, mostra come sia possibile realizzare sistemi di trasmissione dati wireless, stabili e a basso costo utilizzando Led bianchi commerciali e concentratori solari fluorescenti (Lsc): "Tale tecnologia, che sfrutta materiali in grado di assorbire e riemettere la luce visibile, consente di superare i limiti dei ricevitori tradizionali, offrendo un ampio campo visivo, maggiore efficienza nella raccolta del segnale e una velocità di risposta adeguata per applicazioni reali, come la trasmissione video in alta definizione o l'accesso a Internet in ambienti indoor". Una delle principali novità della ricerca, si spiega ancora, è l'uso combinato di un concentratore luminescente e di Led ad alta potenza per l'illuminazione, sfruttando la sinergia tra illuminazione e comunicazione. Nel primo studio, i ricercatori hanno realizzato e testato un sistema Vlc integrato con le reti cablate esistenti, come l'Ethernet, capace di trasmettere un flusso video HD a 10 Mbit/s su una distanza di 2 metri. "La comunicazione in luce visibile ha il potenziale di rivoluzionare le reti di comunicazione, offrendo un'alternativa sicura e pervasiva alle tradizionali tecnologie wireless, dato che ogni sorgente luminosa a Led può essere trasformata in una sorgente di dati - afferma Giulio Cossu, ricercatore della Sant'Anna -. Abbiamo dimostrato che è possibile realizzare un collegamento ottico wireless stabile e veloce usando componenti semplici e facilmente integrabili negli ambienti quotidiani, integrabile con le reti che si usano ogni giorno". Nel secondo studio, i ricercatori hanno sviluppato e confrontato tre diversi materiali fluorescenti per identificare le soluzioni più adatte alle diverse applicazioni: dalle comunicazioni indoor (Li-Fi) a quelle basate sui laser. "Questi risultati dimostrano che è possibile progettare antenne ottiche innovative, calibrandole per la specifica applicazione, scegliendo il materiale più adatto in base alle esigenze di velocità, efficienza e stabilità" spiega Jacopo Catani del Cnr-Ino, che ha coordinato la realizzazione dei nuovi ricevitori e il loro utilizzo in questo tipo di applicazioni.

Luce che comunica, verso nuova generazione reti ottiche wireless

U.Dumont--JdB