Infezioni respiratorie,in Italia incidenza record oltre media Ue
Ambrosetti, '188mila casi l'anno, 7,5 miliardi il costo per Ssn'
In Italia si registrano più di 188mila casi di infezioni respiratorie ogni 100mila abitanti all'anno, con picchi nei bambini e negli over-50, un dato superiore alla media europea e che indica il fatto che ogni cittadino si ammala in media quasi due volte l'anno. Eppure la copertura vaccinale resta ancora bassa con un costo annuale delle infezioni respiratorie diretto e indiretto per l'economia nazionale pari a circa 7.5 miliardi di euro. Se ne è parlato in occasione dell'incontro "Infezioni Respiratorie, impatti sull'Healthy Ageing e costi del Ssn" organizzato oggi a Roma da The European House - Ambrosetti. La mortalità è in forte crescita: tra il 2012 e il 2019 è aumentata del 57,8%, e con la pandemia l'incremento ha superato il +560%. Nel 2022, il 9,1% dei decessi era attribuibile a infezioni respiratorie, una quota più alta rispetto a Francia, Germania e Spagna. Anche i ricoveri restano alti: oltre 179.000 all'anno nel biennio 2020-2021, con un livello superiore dell'82% rispetto al 2019. Il peso economico è altrettanto significativo tra spesa sanitaria, perdita di produttività e anni di vita persi. "Le infezioni respiratorie si caratterizzano anche per un elevato burden economico - spiega Rossana Bubbico, Senior Consultant di The European House Ambrosetti - Abbiamo stimato un costo annuale delle infezioni respiratorie diretto e indiretto per l'economia nazionale pari a circa 7.5 miliardi di euro. Questi costi sono comprensivi dell'utilizzo di risorse sanitarie (ricoveri ospedalieri, accessi ambulatoriali, farmaci e diagnostica), della perdita di produttività (degli individui e dei caregiver) e del valore economico degli anni di vita persi per la mortalità causata da queste patologie". Tuttavia, la copertura vaccinale resta lontana dagli obiettivi: tra gli over 65 la copertura per influenza scesa al 52,5% tra gli over-65 (target Oms 75%), anti-Covid al 4,5% tra gli over-60, antipneumococcico sotto il 30%, mentre sul vaccino contro l'Rsv manca ancora una campagna nazionale. Un innalzamento delle coperture al 50% potrebbe generare risparmi fino a 1 miliardo di euro l'anno, oltre 2 miliardi con livelli prossimi al 95%. Accanto alle barriere organizzative, pesa anche la fiducia dei cittadini: circa un quarto degli over-60 non intende immunizzarsi. Il 42% degli italiani lamenta inoltre confusione informativa e chiede campagne istituzionali più chiare e frequenti. Gli esperti ribadiscono il ruolo centrale delle vaccinazioni, specie per anziani e persone fragili. "I vaccini si confermano uno strumento decisivo - conclude l'infettivologo Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit - non solo riducono il rischio di contrarre e trasmettere l'infezione, ma consentono di prevenire migliaia di ricoveri e decessi, alleggerendo al tempo stesso la pressione sul sistema sanitario".
A.Thys--JdB