

Bukele, 'il mandato illimitato non è la fine della democrazia'
Il presidente: 'El Salvador criticato perché piccolo e povero'
Il presidente salvadoregno, Nayib Bukele, ha sostenuto che la recente approvazione da parte del parlamento della rielezione presidenziale a tempo indeterminato nella sua nazione non rappresenta la "fine della democrazia". "Il 90% dei Paesi sviluppati consente la rielezione a tempo indeterminato del proprio capo di governo, e a nessuno importa. Ma quando un Paese piccolo e povero come El Salvador cerca di fare lo stesso, improvvisamente è la fine della democrazia", ha scritto il leader conservatore in un post in inglese sul social X. Giovedì, l'Assemblea legislativa di El Salvador, controllata dal partito al governo, ha approvato una proposta di emendamento costituzionale che apre la strada alla permanenza di Bukele al potere a tempo indeterminato, suscitando le critiche di chi teme il consolidamento di un sistema autocratico nel Paese. Bukele, di 44 anni, è salito al potere nel 2019 ed è stato rieletto nel 2024, nonostante la Costituzione salvadoregna proibisca mandati consecutivi. All'epoca, la Corte costituzionale - composta da una maggioranza di giudici nominati da lui stesso - stabilì che impedire al presidente di candidarsi violava i suoi diritti umani.
J.M.Gillet--JdB