Journal De Bruxelles - Tronchetti, l'elettrico in Italia? 'Un suicidio quasi perfetto'

Tronchetti, l'elettrico in Italia? 'Un suicidio quasi perfetto'
Tronchetti, l'elettrico in Italia? 'Un suicidio quasi perfetto'

Tronchetti, l'elettrico in Italia? 'Un suicidio quasi perfetto'

"I dazi? La volatilità che crea incertezze è la cosa peggiore"

Dimensione del testo:

"L'elettrico in Italia? Un suicidio quasi perfetto": è il pensiero di Marco Tronchetti Provera sulla crisi dell'automotive in Italia. "Nel Paese dalla competenza motoristica unica al mondo noi puntiamo sull'elettrico, non avendo la capacità produttiva nell'elettrico e in cui la competizione con l'Asia è senza scampo. La tecnologia era l'unico percorso percorribile invece andiamo sparati contro il muro, aumentando la nostra dipendenza per le fonti energetiche", ha detto l'ad a margine della presentazione a Praga del calendario Pirelli 2026. Per Tronchetti Provera, "il mondo dell'auto deve ripensarsi, c'è ancora una grande qualità europea ed italiana, invece l'errore fatto è stato dare questa partita già persa anziché credere per davvero ad esempio all'ibrido o alla combustione interna con combustibili alternativi. Perché dobbiamo diventare schiavi dell'elettrico? Noi - ha aggiunto l'ad Pirelli - abbiamo bisogno di un mondo automotive positivo intorno a noi". Rispetto ai dazi, Tronchetti Provera ha una posizione imprenditoriale: "Noi abbiamo bisogno di chiarezza per gestire le situazioni, la volatilità che crea incertezze è la cosa peggiore, se invece i dazi si riescono a stabilizzare ci piacciano o no ma dovremo conviverci". Quanto alle ipotesi di un coinvolgimento nell'affaire Armani, viste le contaminazioni con la moda con le capsule Pirelli, Tronchetti Provera le respinge totalmente: "Entrare in altri mondi per noi oggi sarebbe un errore".

P.Renard--JdB