Journal De Bruxelles - Ponte Stretto: ambientalisti ribadiscono no, opera devastante

Ponte Stretto: ambientalisti ribadiscono no, opera devastante
Ponte Stretto: ambientalisti ribadiscono no, opera devastante

Ponte Stretto: ambientalisti ribadiscono no, opera devastante

Convegno con Angelo Bonelli (Avs) e Pasquale Tridico (M5S)

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"Un'opera non soltanto inutile ed antieconomica, ma soprattutto devastante sotto l'aspetto ambientale". Sono i concetti ribaditi dal convegno svoltosi a Villa San Giovanni, su iniziativa delle associazioni Greenpeace, Legambiente, Lipu e WWF Italia, insieme al Movimento No Ponte Calabria, sul tema "Una questione di buon senso. Il Ponte sullo Stretto di Messina tra un interesse nazionale presunto, impatti ambientali certi e conti che non tornano". Nel corso del convegno sono intervenuti Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e Co-Portavoce di Europa Verde, e Pasquale Tridico, capo delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. "Sul ponte sullo Stretto - ha detto Bonelli - noi non molliamo. Non pensi Salvini, e chi c'è dietro di lui su questa operazione, che la nostra battaglia di contrasto verrà meno. In realtà loro la stanno portando avanti sabotando tutte le leggi dello Stato. Non c'è nessun organismo tecnico che abbia provato la fattibilità tecnica del ponte a campata unica. Il Ministero dei lavori pubblici è stato fatto da parte. Si è detto che è stata fatta la Valutazione di impatto ambientale, che però non verifica la progettualità, la stabilità e quant'altro. Stanno forzando tutta una serie di procedure. Stanno spendendo per questa mega opera 14 miliardi di euro malgrado la Sicilia abbia un bisogno enorme di infrastrutture legate ai trasporti, con una ferrovia a binario unico, scuole. E malgrado una sanità devastata sia in Calabria che in Sicilia. Salvini risponde che faranno l'uno e l'altro. Sono ingannatori seriali" Secondo Pasquale Tridico, "ci sono tante ragioni per ribadire il no al Ponte sullo Stretto. Ragioni politiche, ambientali, tecniche ed economiche. Le attuali condizioni tecniche, peraltro permetterebbero di realizzare un ponte per il solo traffico su gomma, escludendo quello ferroviario. In ogni caso si tratta di un'opera che devasterebbe il territorio sotto l'aspetto ambientale, costringendo migliaia di persone a lasciare le loro case a causa degli espropri. Si fa fatica veramente a capire le ragioni che sono alla base della volontà, che rimane forte, di realizzare quest'opera, che si presta anche ad abusi sotto l'aspetto economico perché sottrae risorse alla Calabria ed alla Sicilia che potrebbero essere destinate ad altre priorità più importanti. Ma il Ponte potrebbe generare illegalità e favorire affari illeciti".

X.Lefebvre--JdB